Il vero volto della Madonna, ricostruito con l’intelligenza artificiale!

Quanti vorrebbero vedere il vero volto della Madonna! Qualsiasi fedele avrebbe questo desiderio…e oggi e’ possibile avere un immagine realistica della Madre di Cristo, grazie all’intelligenza artificiale! L’immagine che viene fuori e’ un immagine che esprime infinita dolcezza e riscalda il cuore, occhi luminosi e profondi in cui perdersi, un sorriso che emana gioia e serenita’…guardando la foto della Vergine Maria ci si trova davanti una fanciulla giovane che dietro la sua terrena e incredibile bellezza, racchiude una forza soprannaturale scaturita dallo Spirito Santo che si e’ reso vivo e presente dentro di Lei!

Uno sguardo che trasmette amore, maternita’,pace, felicita’, misericordia e perdono per ogni uomo….uno sguardo che ci accoglie come figli , non giudica e non condanna…ma semplicemente ama, perche’ una madre e’ questo che fa’… ama e non smette mai di farlo!

A ricostruire l’immagine della Madonna e’ stato Átila Soares, Átila Soares da Costa Filho è brasiliano, insegnante, ricercatore, scrittore e stimatore di opere d’arte. Ha una laurea in Disegno Industriale conseguita presso la Pontifícia Universidade Católica di Rio de Janeiro e diversi titoli di specializzazione post laurea in Storia, Filosofia, Chiesa Medievale, Storia dell’Arte, Antropologia, Sociologia, Archeologia e Beni Culturali. È, inoltre, collaboratore nella rivista Humanitas (Ed.Escala, São Paulo) e nei siti web Italia Medievale (Milano) e Nova Acrópole (Lisbona). Fa parte del comitato scientifico della Mona Lisa Foundation (Zurigo), della Fondazione Leonardo da Vinci (Milano) e del progetto L’Invisibile nell’Arte (Roma). È autore di quattro libri: “La Giovane Gioconda e altre domande intriganti sulla Storia dell’Arte” (2013); “Leonardo da Vinci’s Earlier Mona Lisa” (co-autore, 2016), a cura dello storico dell’arte, Stanley Feldman; “Leonardo e la Sindone e altre domande curiose sull’Arte e la Storia” (2016); e “Leonardo Da Vinci Mona Lisa: New Perspectives” (co-autore, 2019), a cura del Prof. Jean-Pierre Isbouts.

Ave Maria Magazine vuole farvi raccontare questo straordinario esperimento direttamente dall’artefice di tutto questo , che abbiamo intervistato per voi:

“Fino a oggi non sono stati trovati riferimenti testuali o artistici più dettagliati su come sarebbero stati i volti di Gesù o della sua famiglia, i personaggi più celebrati della civiltà occidentale, per cui spetta alla nostra generazione, utilizzando strumenti contemporanei, servirsi dei magri frammenti di possibili prove che ci sono rimasti… e con grande fede nell’anima.

Quindi, è importante sottolineare che questo esperimento da me proposto, un esercizio di speculazione, si basa sull’ipotetica legittimità della Sacra Sindone come reliquia cristiana, sul Catechismo e la Teologia di Roma. Va, inoltre, chiarito che la Chiesa non ha mai dichiarato ufficialmente il sigillo divino della Sacra Sindone, considerandola solo un pezzo di grande importanza come promotrice di profonde espressioni di fede da parte dei suoi seguaci.

Il mio punto di partenza (e base principale per il risultato che ne sarebbe seguito) è il volto dell’uomo nella Sindone, ripreso nel 2010 dal graphic designer nordamericano, vincitore di un Emmy, Ray Downing, e dallo Studio Macbeth. Questo, con la tecnologia forense più avanzata, ha rivelato quella che è considerata la rappresentazione più attendibile di quello che dovrebbe essere stato quel volto stampato, quando in vita.

Ho utilizzato quattro software, tra cui uno con un’ingegneria simile a quella del Photoshop, poi un programma di edizione di immagini, uno di intelligenza artificiale e reti neurali convoluzionali (per il cambiamento di genere) e un altro per la definizione della forma del viso. Le basi teoriche su cui si poggiano i miei studi derivano soprattutto dai miei studi sul Catechismo e dai dibattiti nei concili della Chiesa, dal pensiero greco sull’estetica e dalla filosofia medievale sulla Bellezza. Trattandosi di una visione teologica non ancora definitiva, mi sono basato su uno dei discorsi cattolici più convincenti – a mio avviso – su quale sarebbe il rapporto ereditario tra Gesù e Sua madre: quello che difende Maria come la sola responsabile dell’aspetto carnale del Messia.

Con tutto ciò e qualche tocco artistico manuale da parte mia, per meglio definire un volto antropologicamente femminile, ho ottenuto il risultato di una donna dal viso forte, intorno ai 30 anni. Nulla, infatti, che ricorda una Madonna rinascimentale o barocca, costruita per meglio stabilire un legame di serenità e interiorità con i suoi devoti, secondo i canoni artistici antichi.

Sono stato subito colpito da due aspetti: la bellezza plastica e la dignità del volto – da adulta, realizzato e portato alla luce per la prima volta dopo essere stato nascosto per tanti secoli. Come essenza del Bene, Egli è Verità e Bellezza (estetica). E Maria – colei che concepirà il Figlio del Creatore (il Padre) – dovrà ovviamente rispecchiare questa Sua proprietà: essere, quindi, molto bella. Alcuni santi – compresi i dottori della Chiesa – hanno fatto riferimento alla (grande) bellezza fisica della Vergine: Sant’Ambrogio, San Giovanni Damasceno, Sant’Antonio, San Tommaso da Villanova e San Francesco di Sales. Ma questa immensa bellezza non assomiglia a quella che siamo abituati a vedere, è molto più ‘tangibile’… Maria non era una ‘fata’ dei racconti di Tolkien; se così fosse, una ‘bacchetta magica’ avrebbe facilmente risolto tutte le sue grandi afflizioni, già dal momento in cui cercava un posto per partorire. Anzi: secondo la Bibbia, apparteneva al mondo in cui era nata e vissuta… ed è stato così – con i piedi per terra – che ha affrontato tutti i suoi problemi quotidiani e le più grandi sfide della sua missione.

Partendo da questa premessa più ampia, realistica e razionale, ho deciso di rappresentarla anche come una donna che faceva uso di prodotti cosmetici – usati anche dai più grandi eroi biblici – particolarmente attenta al proprio aspetto. La cosmetica era molto comune nell’antico Egitto, dove

Maria era vissuta per alcuni anni. Inoltre, non dobbiamo ignorare che le donne in Oriente ricorrevano all’uso di creme – come quella rossa – per proteggere le labbra dalla secchezza e dalle screpolature. È naturale che anche lei si prendesse cura di sé.

Questa è la Maria che vi ho voluto portare – e che mi è stata portata anche dall’Intelligenza Artificiale: una donna di circa 30 anni, con un aspetto forte, ma solenne; una donna drammaticamente coinvolta nel sacrificio del Redentore… suo Figlio. Maria è gloria, ma anche dolore e dedizione assoluta. Inoltre, ho voluto presentare anche una versione più giovane della madre di Gesù, una Maria adolescente sorridente: è la freschezza giovanile, la rappresentazione della gioia e delle aspettative, delle promesse e della speranza su una vita appena iniziata…e, soprattutto, un preannuncio della Maternità Divina. E, particolarmente di questi tempi, vedere una Maria che ci sorride è speranza. Un sorriso illumina – E Dio è luce.

Vorrei sottolineare, inoltre, che le conclusioni di questo esperimento sono state approvate dal maggior sindonologo di fama mondiale, il ricercatore e conferenziere Barrie M. Schwortz, fotografo ufficiale dello storico Progetto STURP. Barrie è anche fondatore del SHROUD.COM, la più grande e importante fonte di informazioni sulla Sacra Sindone mai esistita, dove risulta la citazione del mio studio nelle indicazioni di lettura”

Un brivido ci scorre sulla schiena e un sussulto fibrilla nei nostri cuori …pensare di vedere il vero volto di Maria e’ una gioia che non ha prezzo e che ci aiuta a superare i dolori di questa vita di oggi, martoriata da pandemie, guerre, sofferene e violenze inaudite contro il creato e contro l’umanita’!

Guardando questa foto della Madonna rivolgiamoci a lei con tutto il nostro amore e rimettiamo sotto il suo sguardo misericordioso i nostri limiti, le nostre mancanze, i nostri peccati e le nostre colpe, i nostri rancori, le nostre cattiverie ataviche e le nostre croci…lasciamoci asciugare le lacrime che questo Mondo causa per la malvagita’ umana e lasciamoci avvolgere dall’abbraccio di una Madre che non chiede altro che amarci ed essere amata!

Pubblicato da Maximo De Marco

International Art Director Member tho UNESCO, Art Director GMG and Friends di Papa Francesco, SCrittore & Regista convertito.